[I]pag. 9. Un nuovo paradigma della realtà? > Prefazione dell’autore (+ testo originale, texto original)

Una quindicina di anni fa cominciai un viaggio che ha cambiato la mia percezione del senso della vita. Quando avevo circa 40 anni, un bel giorno decisi di fermarmi e di pormi una domanda: come era possibile non riuscire a essere sempre felici, pur avendo tutti gli ingredienti utili allo scopo? Apparentemente, all’esterno tutto andava bene – figli fantastici, successo professionale, abbondanza di risorse, salute, eccetera – ma non mi era possibile sfuggire a molti momenti di angoscia, stress, preoccupazione e piccoli problemi di salute legati allo stato della mia mente.

Come tutti, avevo sperimentato successi e fallimenti nella vita, più i primi che i secondi, e non avevo dovuto affrontare molte situazioni drammatiche come era successo ad altre persone a me vicine. Tuttavia, non tutto andava bene dentro di me, anche se avevo ricevuto un’educazione approfondita, sia accademica che religiosa.

Mi sono detto: a cosa serve il successo esterno se non mi porta a essere sempre felice e in pace? Mi sono reso conto che quello che potevo imparare dalla cultura dominante non avrebbe comunque risolto il problema, e decisi di intraprendere un viaggio di ricerca esterna e allo stesso tempo di introspezione; vi ho investito alcune migliaia di ore. Da quel momento questo viaggio è diventato lo scopo centrale della mia vita.

Poiché ero una persona piuttosto “mentale” e la mia educazione era stata razionale, decisi di iniziare ad indagare sulle conoscenze disponibili. Iniziai a studiare sia la saggezza espressa da tutti i tipi di pensatori nel corso della storia (in Oriente e in Occidente), sia i risultati delle nuove ricerche in alcune delle sue sfaccettature: fisica, cosmologia, psicologia, filosofia, epigenetica, teologia e così via.

L’inizio del viaggio, durato diversi anni, è consistito principalmente nell’accumulo di dati. La nuova comprensione della realtà che cominciava ad emergere davanti ai miei occhi mi convinse della necessità di iniziare a vivere secondo queste nuove informazioni acquisite; questo fu l’approccio che adottai negli anni successivi. Vedendo l’effetto e la trasformazione che questa nuova comprensione e la mia formazione avevano avuto su di me, ho pensato che avrei potuto fare lo stesso per gli altri, e negli ultimi anni ho dedicato gran parte della mia vita a trasmettere queste informazioni. L’obiettivo successivo è stato quello di sintetizzarle in modo tale che altre persone potessero andare più veloci di me.

In questo processo mi sono reso conto, innanzitutto, che il modo in cui la mia mente interpretava la realtà era sbagliato. La cultura in cui ero cresciuto non aveva ancora compreso il funzionamento dell’Universo come viene attualmente spiegato dalla fisica moderna; era proprio questo che mi impediva di vivere comodamente gli insegnamenti spirituali nella realtà. Per esempio, avevo sentito la raccomandazione di “porgere l’altra guancia” di fronte alle aggressioni, e anche di “cercare il regno della vita interiore, avendo fiducia sull’aggiunta”; ma la mia mente non credeva che fosse possibile mettere in pratica questi insegnamenti nel mondo reale. Nel primo caso, pensavo che avrei potuto essere danneggiato se non mi fossi difeso dalle aggressioni; nel secondo, che non sarebbe successo nulla se non mi fossi concentrato a lavorare duramente sui problemi e sulle situazioni che si verificavano “là fuori”.

La mia mente era un ostacolo perché credevo ancora – pur avendo una fede religiosa – in una visione “materialistica” della realtà che traeva origine dalle conoscenze della fisica classica, da cui la realtà è fondamentalmente pensata come un insieme di oggetti sospesi nello spazio e separati e senza grandi relazioni tra loro.

Attraverso l’indagine delle nuove conoscenze della scienza e della filosofia, e la loro interrelazione con i grandi insegnamenti spirituali dell’umanità, ho capito che le cose non erano come le avevo pensate fino a quel momento, e che l’essere umano non è come avevo creduto.

Ho scoperto che l’Universo non è frammentato, ma è un sistema unitario che integra tutte le parti e in cui tutto è interconnesso. Inoltre, l’Universo possiede un’intelligenza e un’intenzione proprie; quest’ultima è l’evoluzione creativa. L’essere umano non è costituito da un corpo e da una mente che hanno anche un’anima, ma fondamentalmente da un’anima che possiede un corpo e una mente temporanei per sperimentare ed evolvere nel mondo materiale.

Queste due scoperte hanno cambiato tutto nella mia comprensione. Poco dopo, sono arrivato anche alla conclusione – basata sulle nuove conoscenze scientifiche e sul misticismo, senza confondere i diversi livelli a cui si applicano – che l’Universo è multidimensionale e che le dimensioni vibrazionali più elevate – quelle più sottili, che non sono percepite attraverso i sensi o le loro estensioni – esercitano un’influenza totale e un enorme potere causale su quelle più dense – che corrispondono alla terza dimensione che può essere percepita attraverso i sensi.

In questo libro intendo spiegare che tutto ciò che accade è perfetto e necessario per l’evoluzione delle anime; altrimenti non si verificherebbe, perché l’Intelligenza dell’Universo che provoca la manifestazione è molto efficiente, non commette errori e non spreca energia. Questa idea diventerà più chiara nel corso del libro.

Se tutto questo è vero, diventa chiaro che si deve affrontare un cambiamento di polarità interiore: l’enfasi deve essere posta “dentro” di sé e non “fuori”. Cioè, se la realtà è perfetta e necessaria e io sono venuto al mondo con lo scopo di crescere e non per altro, devo lavorare dentro di me per “perdere la mia agenda” al fine di fluire con la manifestazione (la realtà), piuttosto che lavorare “fuori” per cambiarla secondo i miei gusti particolari.

Quando ho compreso l’esistenza e il significato dei livelli di coscienza (vedi Capitolo 3, Parte I), per la prima volta la mia mente ha avuto una “mappa” chiara e sicura, che mi ha aiutato molto a sapere dove dirigere i miei sforzi. Ha anche contribuito a farmi individuare finalmente in modo corretto la causa principale delle difficoltà umane.

Un altro aspetto che questa nuova conoscenza mi ha chiarito è stato il modo in cui il potenziale umano disponibile aumenta man mano che si sale a livelli più elevati, e come la felicità sia correlata a tali livelli.

Compresi anche il funzionamento dell’ego e che la crescita spirituale consiste in una perdita successiva dell’ego, che si traduce in un cambiamento dell’esperienza psichica interiore, piuttosto che in un controllo del comportamento esteriore. Una volta avvenuto il cambiamento interiore, l’esterno si modifica senza difficoltà.

Ho concluso, quindi, che questa nuova visione della realtà è stata prodotta dalla convergenza di molte discipline del sapere che non potevano più essere studiate separatamente in ciascuna delle loro specialità, ma dovevano essere integrate per comprendere meglio la realtà unificata – non più frammentata. La fisica, l’astronomia, l’epigenetica, la filosofia integrale, la psicologia transpersonale e altre discipline sembrano convergere verso un Nuovo Paradigma della realtà.

Questo Nuovo Paradigma si adatta perfettamente a ciò che i mistici hanno sostenuto nel corso della storia umana. Questa comprensione mi ha dato un secondo grado di certezza. Studiando gli insegnamenti e i processi dei mistici, in Oriente e in Occidente, mi ha colpito il fatto che le loro testimonianze erano essenzialmente le stesse, nonostante le differenze culturali in cui venivano espresse.

Mi sono anche reso conto che i Maestri spirituali del passato, nel loro insieme, hanno parlato di quasi tutto ciò di cui è possibile parlare, anche se non tutti hanno parlato di tutto. Per esempio, Gesù ha parlato a lungo dell’Amore, ma non della composizione della realtà cosmologica. È stato quindi molto utile per me conoscere gli insegnamenti di molti Maestri, per coprire tutti gli aspetti della realtà.

Tutte queste comprensioni hanno cambiato la mia mente e il mio cuore, e mi sono messo a cercare di mettere in pratica queste nuove informazioni nella vita quotidiana.

All’inizio, naturalmente, ho incontrato qualche difficoltà. Ma a poco a poco ho capito meglio quali cambiamenti interiori dovevano essere fatti. La tradizione dice che il Maestro appare sempre quando il discepolo è “pronto”; e al momento giusto sono arrivate nelle mie mani le informazioni giuste per questo addestramento, così come i Maestri giusti.

Nel corso del processo ho capito che era mio dovere sviluppare l’accettazione e l’autoresponsabilità per la mia crescita, cioè assumerne la paternità. Ho capito anche come dovevo usare lo strumento del pensiero e come “lasciare andare” gli attaccamenti e i condizionamenti per generare una maggiore pace interiore, che è la porta d’accesso alle facoltà superiori della coscienza.

Ma soprattutto, per la prima volta, ho compreso l’esistenza delle Leggi Universali e il loro funzionamento. Questo mi ha permesso di cercare di fluire con esse, poiché il loro compimento è inesorabile e il non conoscerle non ci esime dallo sperimentarne i risultati. Mi sono reso conto che la mia ignoranza di queste Leggi non aveva portato i risultati sperati nella mia vita o in quella degli altri.

Confido che questo libro possa essere utile a tutte le persone che cercano le informazioni e la comprensione che consentiranno loro di accelerare e snellire il processo di evoluzione della coscienza. È questo, in definitiva, lo scopo della nostra esistenza in questo mondo di forme.

Per concludere questa prefazione, riportiamo di seguito la lettera, attribuita a Einstein, che egli scrisse alla figlia alla fine della sua vita. La veridicità della sua provenienza non è stata effettivamente confermata, ma se non è dello scienziato, merita di esserlo.

Esiste una forza estremamente potente per la quale la scienza non ha ancora trovato una spiegazione formale. È una forza che include e governa tutte le altre, ed è addirittura alla base di ogni fenomeno che opera nell’Universo, anche se non è stata ancora identificata da noi. Questa forza universale è l’Amore.

Quando proposi la teoria della relatività, ben pochi mi capirono, e anche ciò che ora ti rivelerò per trasmetterlo all’umanità incontrerà l’incomprensione e i pregiudizi del mondo. Ti chiedo, tuttavia, di custodirlo per tutto il tempo necessario: anni, decenni, fino a quando la società non sarà sufficientemente progredita da abbracciare ciò che ti spiegherò di seguito.

Quando gli scienziati cercavano una teoria unificata dell’Universo hanno dimenticato la più invisibile e potente di tutte le forze.

L’amore è luce, perché illumina chi lo dà e chi lo riceve; l’amore è gravità, perché fa sì che alcune persone si sentano attratte da altre; l’amore è potenza, perché moltiplica il meglio che abbiamo e permette all’umanità di non estinguersi nel suo cieco egoismo; l’amore rivela e svela; attraverso l’amore viviamo e moriamo; l’amore è Dio e Dio è amore.

Questa forza lo spiega tutto e dà un senso, a lettere maiuscole, alla vita. È la variabile che abbiamo ignorato per troppo tempo, forse per paura, perché è l’unica energia dell’Universo che l’uomo non ha imparato a gestire a suo piacimento.

Per rendere visibile l’Amore, ho fatto una semplice sostituzione nella mia equazione più famosa. Se invece di E=mc2 accettiamo che l’energia per guarire il mondo può essere ottenuta attraverso l’Amore moltiplicato per la velocità della luce al quadrato, arriveremo alla conclusione che l’Amore è la forza più potente che esista, perché non ha limiti.

Dopo il fallimento dell’umanità nell’utilizzare e controllare le altre forze dell’Universo, che si sono rivoltate contro di noi, è urgente alimentarsi con un altro tipo di energia. Se vogliamo che la nostra specie sopravviva, se vogliamo trovare un senso alla vita, se vogliamo salvare il mondo e che ogni essere senta di abitarlo, l’Amore è l’unica e ultima risposta.

Forse non siamo ancora pronti a costruire una bomba d’amore, un dispositivo abbastanza potente da distruggere tutto l’odio, l’egoismo e l’avidità che affliggono il pianeta. Tuttavia, ogni individuo porta dentro di sé un piccolo ma potente generatore d’Amore, la cui energia attende di essere liberata.

Quando impareremo a dare e ricevere questa energia universale, cara Lieserl, vedremo che l’amore vince tutto, trascende tutto e può tutto, perché è la quintessenza della vita.

Mi dispiace profondamente di non averti potuto esprimere quello che c’è nel mio cuore, che ha battuto silenziosamente per te in tutta la mia vita. Forse è troppo tardi per chiederti perdono; ma poiché il tempo è relativo, ho bisogno di dirti che ti amo e che grazie a te ho raggiunto la risposta definitiva.

Tuo padre, Albert Einstein.”

************************************************************

Texto original del libro:

Prólogo del autor

Hace unos quince años comencé un viaje que cambió mi percepción sobre el sentido de la vida. Cuando tenía unos 40 años, un buen día decidí pausar y hacerme una pregunta: ¿Cómo era posible no ser capaz de ser feliz en todo momento, a pesar de contar con todos los ingredientes para ello? Aparentemente, todo en el exterior estaba bien —unos hijos estupendos, éxito profesional, abundancia de recursos, salud, etc.—; pero no era posible para mí escapar de muchos momentos de angustia, estrés, preocupación y pequeños problemas de salud asociados al estado de mi mente.

Como todo el mundo, en la vida había experimentado éxitos y fracasos, pero más los primeros que los segundos, y no había tenido que enfrentarme a muchas situaciones dramáticas que sí ocurrían a otras personas cercanas a mí. Aun así, no todo estaba bien en mi interior, y ello a pesar de que había gozado de una extensa formación, tanto académica como religiosa.

Me dije a mí mismo: ¿De qué sirve el éxito externo si no me lleva a estar siempre feliz y en paz? Comprendí que lo que podía aprender de la cultura predominante seguiría sin resolver ese problema, y decidí embarcarme en un viaje de investigación externa y al mismo tiempo de introspección; en él he invertido algunas miles de horas. Este viaje se convirtió en un propósito central de mi vida a partir de ese momento.

Como era una persona más bien “mental”, y mi educación había sido racional, decidí comenzar por investigar el conocimiento disponible. Inicié el estudio tanto de la sabiduría expresada por todo tipo de pensadores a lo largo de la historia (en Oriente y Occidente), como de las conclusiones de la nueva investigación en algunas de sus facetas —física, cosmología, psicología, filosofía, epigenética, teología, etc.—.

El principio del viaje, que duró varios años, consistió fundamentalmente en la acumulación de datos. La nueva comprensión de la realidad que comenzó a emerger ante mis ojos me convenció de la necesidad de empezar a vivir de acuerdo con esa nueva información adquirida; así que ese fue el enfoque que adopté en los siguientes años. Al comprobar el efecto y la transformación que tanto esa nueva comprensión como mi entrenamiento en ella me habían producido, pensé que también podría hacerlo en otros, y durante los últimos años he dedicado gran parte de mi vida a transmitir esa información. El siguiente objetivo era lograr sintetizarla de forma que otras personas pudiesen ir más rápido que yo.

En este proceso comprendí, en primer lugar, que la manera que mi mente tenía de interpretar la realidad era incorrecta. La cultura en la que me eduqué no había entendido todavía el funcionamiento del Universo como actualmente lo explica la física moderna; eso era, precisamente, lo que me impedía vivir con comodidad las enseñanzas espirituales en la realidad. Por ejemplo, había escuchado la recomendación de “poner la otra mejilla” ante una agresión, y también la de “buscar el reino interior y confiar en la añadidura”; pero mi mente no creía que fuera posible poner en práctica tales enseñanzas en el mundo real. En el primer caso, pensaba que podrían matarme si no me defendía de una agresión; en el segundo, que nada ocurriría si no me centraba en trabajar duro en los problemas y situaciones que tenían lugar “ahí fuera”.

Mi mente era un obstáculo porque aún creía —aunque tuviese fe religiosa— en una visión “materialista” de la realidad originada en el conocimiento de la física clásica, desde la que fundamentalmente se piensa en la realidad como un conjunto de objetos suspendidos en el espacio y separados entre sí, sin gran relación entre ellos.

A través de la investigación de los nuevos conocimientos de la ciencia y la filosofía, y su interrelación con las grandes enseñanzas espirituales de la Humanidad, comprendí que las cosas no eran como pensaba hasta ese momento, y que tampoco el ser humano era como yo creía.

Descubrí que el Universo no está fragmentado, sino que es un sistema unitario que integra todas las partes, y en el que todo está interconectado. Además, el Universo posee inteligencia e intención propias; esta última es la evolución creativa. El ser humano no consiste en un cuerpo y una mente que además tiene un alma, sino fundamentalmente en un alma que posee un cuerpo y una mente temporales para poder experimentar y evolucionar en el mundo material.

Estos dos descubrimientos lo cambiaron todo en mi comprensión. Poco después llegué, además, a la conclusión — de la mano de los nuevos conocimientos científicos y de la mística, sin confundir los diferentes niveles a los que se aplican— de que el Universo es multidimensional, y de que las dimensiones de más alta vibración —las más sutiles, que no se perciben a través de los sentidos o sus extensiones— ejercen una influencia total y un enorme poder causativo sobre las más densas —que se corresponden con la tercera dimensión que sí es posible percibir a través de los sentidos—.

En este libro pretendo explicar que todo lo que ocurre es perfecto y necesario para la evolución de las almas; de lo contrario, no ocurriría, porque la inteligencia del Universo que causa la manifestación es muy eficiente, y no comete errores ni malgasta energía. Esta idea quedará más clara a lo largo del libro.

Si todo esto era así, se hacía evidente que era necesario afrontar un cambio en la polaridad interior: el énfasis tenía que ser situado “dentro” de uno mismo, y no “fuera”. Es decir, si la realidad es perfecta y necesaria, y yo he venido al mundo con el propósito de crecer, y no con otro, tengo que trabajar en mi interior para “perder agenda propia” y poder fluir con la manifestación (la realidad), en vez de trabajar “fuera” para cambiarla de forma que se acomode a mis gustos particulares.

Cuando comprendí la existencia y el significado de los niveles de consciencia (véase el capítulo 3, Parte I), por primera vez mi mente dispuso de un “mapa” claro y seguro, que me ayudaba en gran medida a saber hacia dónde dirigir los esfuerzos. También contribuyó a que pudiera, por fin, identificar correctamente la principal causa de las dificultades humanas.

Otro aspecto que este nuevo conocimiento me hizo comprender con claridad fue cómo aumenta el potencial humano disponible a medida que se asciende a los niveles superiores, y cómo la felicidad correlaciona con esos niveles.

Comprendí, así mismo, el funcionamiento del ego, y que el crecimiento espiritual consiste en una pérdida sucesiva de ego, que se traduce en un cambio en la experiencia psíquica interna, más que en un control de la conducta externa. Una vez producido el cambio interno, lo externo cambia solo y sin dificultad.

Concluí, por tanto, que esta nueva visión de la realidad se producía por la convergencia de muchas disciplinas del conocimiento que ya no podían seguir estudiándose por separado en cada una de sus especialidades, sino que habían de integrarse para comprender mejor la realidad unificada —ya no fragmentada—. La física, la astronomía, la epigenética, la filosofía integral, la psicología transpersonal y otras disciplinas parecen estar convergiendo en un Nuevo Paradigma de la realidad.

Este Nuevo Paradigma encaja perfectamente con lo que han venido argumentando los místicos a lo largo de la historia de la Humanidad. Este entendimiento supuso para mí un segundo grado de certeza. Al estudiar tanto las enseñanzas como los procesos de los místicos, en Oriente y en Occidente, me sorprendió que sus testimonios eran esencialmente los mismos, a pesar de las diferencias culturales bajo las que fueron expresados.

También comprendí que los maestros espirituales del pasado, en su conjunto, habían hablado de casi todo aquello de lo que era posible hablar, aunque no todos lo hicieron sobre todo. Por ejemplo, Jesús habló en profundidad del Amor, pero no de la composición de la realidad cosmológica. Por ello me resultó muy útil conocer las enseñanzas de muchos maestros, para así conseguir cubrir todos los aspectos de la realidad.

Todas estas comprensiones cambiaron mi mente y mi corazón, y me dispuse a intentar practicar esta nueva información en la vida diaria.

Al principio, cómo no, me encontré con algunas dif icultades. Pero poco a poco fui entendiendo mejor cuáles eran los cambios internos que era necesario hacer. Dice la tradición que el maestro siempre aparece cuando el discípulo está “listo”; y en el momento preciso llegó a mis manos la información adecuada para este entrenamiento, así como los maestros oportunos.

A lo largo del proceso comprendí que era mi obligación desarrollar la aceptación y la autorresponsabilidad de mi propio crecimiento —es decir, asumir—. También fui entendiendo cómo tenía que utilizar la herramienta del pensamiento y cómo “soltar” apegos y condicionamientos para generar una mayor paz interior, que es la puerta de entrada a las facultades superiores de la consciencia.

Pero sobre todo, y por primera vez, comprendí la existencia de las Leyes Universales y su funcionamiento. Esto me permitió intentar fluir con ellas, ya que su cumplimiento es inexorable y desconocerlas no nos exime de experimentar sus resultados. Fui consciente de que mi desconocimiento de esas Leyes no había traído los resultados esperados a mi vida ni a la de los demás.

Confío en que este libro sea de utilidad para todas las personas que están buscando la información y comprensión que les permita acelerar y hacer más eficiente su proceso de evolución de consciencia. Éste es, en definitiva, el propósito de nuestra existencia en este mundo de la forma.

Para concluir este prólogo, se reproduce a continuación la carta, atribuida a Einstein, que éste escribió a su hija en el final de su vida. En realidad, no se ha conseguido confirmar la veracidad de su procedencia, pero si no fuese del científico, merecería serlo.

«Cuando propuse la teoría de la relatividad, muy pocos me entendieron, y lo que te revelaré ahora para que lo transmitas a la Humanidad también chocará con la incomprensión y los prejuicios del mundo. Te pido, aun así, que la custodies todo el tiempo que sea necesario: años, décadas, hasta que la sociedad haya avanzado lo suficiente para acoger lo que te explico a continuación.

Hay una fuerza extremadamente poderosa para la que hasta ahora la ciencia no ha encontrado una explicación formal. Es una fuerza que incluye y gobierna a todas las otras, y que incluso está detrás de cualquier fenómeno que opera en el Universo aunque aún no haya sido identificado por nosotros. Esta fuerza universal es el Amor.

Cuando los científicos buscaban una teoría unificada del Universo olvidaron la más invisible y poderosa de las fuerzas.

El Amor es luz, dado que ilumina a quien lo da y lo recibe; el Amor es gravedad, porque hace que unas personas se sientan atraídas por otras; el Amor es potencia, porque multiplica lo mejor que tenemos, y permite que la Humanidad no se extinga en su ciego egoísmo; el Amor revela y desvela; por amor se vive y se muere; el Amor es Dios, y Dios es Amor.

Esta fuerza lo explica todo y da sentido en mayúsculas a la vida. Ésta es la variable que hemos obviado durante demasiado tiempo, tal vez porque nos da miedo, ya que es la única energía del Universo que el ser humano no ha aprendido a manejar a su antojo.

Para dar visibilidad al Amor he hecho una simple sustitución en mi ecuación más célebre. Si en lugar de E=mc2 aceptamos que la energía para sanar el mundo puede obtenerse a través del Amor multiplicado por la velocidad de la luz al cuadrado, llegaremos a la conclusión de que el Amor es la fuerza más poderosa que existe, porque no tiene límites.

Tras el fracaso de la Humanidad en el uso y control de las otras fuerzas del Universo, que se han vuelto contra nosotros, es urgente que nos alimentemos de otra clase de energía. Si queremos que nuestra especie sobreviva, si nos proponemos encontrar un sentido a la vida, si queremos salvar el mundo y que cada ser sienta que habita en él, el Amor es la única y la última respuesta.

Quizás aún no estemos preparados para fabricar una bomba de Amor, un artefacto lo bastante potente para destruir todo el odio, el egoísmo y la avaricia que asolan el planeta. Sin embargo, cada individuo lleva en su interior un pequeño pero poderoso generador de Amor, cuya energía espera ser liberada.

Cuando aprendamos a dar y recibir esta energía universal, querida Lieserl, comprobaremos que el Amor todo lo vence, todo lo trasciende y todo lo puede, porque es la quintaesencia de la vida.

Lamento profundamente no haberte sabido expresar lo que alberga mi corazón, que ha latido silenciosamente por ti toda mi vida. Tal vez sea demasiado tarde para pedir perdón; pero como el tiempo es relativo, necesito decirte que te quiero y que gracias a ti he llegado a la última respuesta.

Tu padre, Albert Einstein».

6 pensieri riguardo “[I]pag. 9. Un nuovo paradigma della realtà? > Prefazione dell’autore (+ testo originale, texto original)

  1. Trattandosi della traduzione di un testo a volte molto complesso, ringrazio fin da ora – e per tutta la durata del progetto che culminerà con la pubblicazione del libro in italiano – qualsiasi suggerimento per migliorare la comprensione dei temi trattati. Sarà un piacere condividere questo percorso.

    Piace a 1 persona

  2. Mi sono ritrovato nelle parole dell’autore, in particolare in questa esplorazione multidisciplinare dell’Universo che ci circonda.

    Nella mia ricerca, mi sono imbattuto nel libro “Il Tao della Fisica”, non so se lo hai letto.
    Unisce il mondo della fisica moderna (fisica quantistica) con il mondo della mistica orientale.
    Il libro dimostra come i due mondi convergano in uno stesso concetto: non esistono “particelle” elementari, tutto dunque è energia, tutto è una configurazione energetica.
    Nulla è diviso, Tutto è unito.

    Piace a 1 persona

    1. Anche per me è stato duro all’inizio seguire Gonzalo, per quello l’ho chiamato e mi sono messo a tradurre il suo libro, asesso va molto meglio, traducendo la mia mente non può divagare e questo aiuta la comprensione, parecchio. Ti consiglio di leggere la lettera di Einstein a sua figlia, nel cap. 1, mi ha dado il colpo finale nel mio percorso di avvicinamento alla spiritualità iniziato qualche anno fa con 10 minuti mi mindfulness.

      Piace a 2 people

      1. Correggo, è nella prefazione. Eccola:

        “Esiste una forza estremamente potente per la quale la scienza non ha ancora trovato una spiegazione formale. È una forza che include e governa tutte le altre, ed è addirittura alla base di ogni fenomeno che opera nell’Universo, anche se non è stata ancora identificata da noi. Questa forza universale è l’Amore.

        Quando proposi la teoria della relatività, ben pochi mi capirono, e anche ciò che ora ti rivelerò per trasmetterlo all’umanità incontrerà l’incomprensione e i pregiudizi del mondo. Ti chiedo, tuttavia, di custodirlo per tutto il tempo necessario: anni, decenni, fino a quando la società non sarà sufficientemente progredita da abbracciare ciò che ti spiegherò di seguito.

        Quando gli scienziati cercavano una teoria unificata dell’Universo hanno dimenticato la più invisibile e potente di tutte le forze.

        L’amore è luce, perché illumina chi lo dà e chi lo riceve; l’amore è gravità, perché fa sì che alcune persone si sentano attratte da altre; l’amore è potenza, perché moltiplica il meglio che abbiamo e permette all’umanità di non estinguersi nel suo cieco egoismo; l’amore rivela e svela; attraverso l’amore viviamo e moriamo; l’amore è Dio e Dio è amore.

        Questa forza lo spiega tutto e dà un senso, a lettere maiuscole, alla vita. È la variabile che abbiamo ignorato per troppo tempo, forse per paura, perché è l’unica energia dell’Universo che l’uomo non ha imparato a gestire a suo piacimento.

        Per rendere visibile l’Amore, ho fatto una semplice sostituzione nella mia equazione più famosa. Se invece di E=mc2 accettiamo che l’energia per guarire il mondo può essere ottenuta attraverso l’Amore moltiplicato per la velocità della luce al quadrato, arriveremo alla conclusione che l’Amore è la forza più potente che esista, perché non ha limiti.

        Dopo il fallimento dell’umanità nell’utilizzare e controllare le altre forze dell’Universo, che si sono rivoltate contro di noi, è urgente alimentarsi con un altro tipo di energia. Se vogliamo che la nostra specie sopravviva, se vogliamo trovare un senso alla vita, se vogliamo salvare il mondo e che ogni essere senta di abitarlo, l’Amore è l’unica e ultima risposta.

        Forse non siamo ancora pronti a costruire una bomba d’amore, un dispositivo abbastanza potente da distruggere tutto l’odio, l’egoismo e l’avidità che affliggono il pianeta. Tuttavia, ogni individuo porta dentro di sé un piccolo ma potente generatore d’Amore, la cui energia attende di essere liberata.

        Quando impareremo a dare e ricevere questa energia universale, cara Lieserl, vedremo che l’amore vince tutto, trascende tutto e può tutto, perché è la quintessenza della vita.

        Mi dispiace profondamente di non averti potuto esprimere quello che c’è nel mio cuore, che ha battuto silenziosamente per te in tutta la mia vita. Forse è troppo tardi per chiederti perdono; ma poiché il tempo è relativo, ho bisogno di dirti che ti amo e che grazie a te ho raggiunto la risposta definitiva.

        Tuo padre, Albert Einstein.”

        Piace a 1 persona

Lascia un commento